CONTATTOLOGIA SPECIALISTICA
CONTATTOLOGIA SPECIALISTICA
Contattologia specialistica
LENTI A CONTATTO RIGIDE GAS PERMEABILI
Che cosa sono le lenti a contatto rigide?
Le lenti a contatto rigide vengono chiamate così perché il materiale di cui sono costituite le rende molto meno flessibili rispetto alle lenti morbide. A differenza delle lenti a contatto morbide, le lenti rigide non modificano la propria forma una volta appoggiate su di una superficie; per questa ragione ogni lente rigida viene progettata appositamente in base alle caratteristiche anatomiche dell’occhio su cui andrà applicata.
Dal momento che la superficie oculare presenta una forma molto complessa, è importante affidarsi a un professionista esperto in contattologia specialistica che possa progettare lenti idonee. Questo permetterà di massimizzare non solo la confortevolezza e la performance visiva, ma anche la sicurezza stessa dell’applicazione.
Lenti rigide gas permeabili
Il fatto che le lenti rigide non siano diffuse sul mercato quanto le morbide non significa che questa categoria di lenti appartenga al passato. Infatti, esiste un ventaglio di casistiche in cui l’utilizzo delle lenti a contatto rigide ha benefici tali da renderle la migliore tra le possibili soluzioni ottiche a disposizione.
La caratteristica rigidità di queste lenti non deve essere vista come un limite, anzi, è proprio questa che permette di correggere otticamente alcune specifiche anomalie dell’apparato diottrico del bulbo oculare in maniera più precisa di quanto farebbe invece una lente morbida, inoltre, soprattutto se consideriamo le lenti rigide corneali, oltre ai semplici benefici di tipo ottico, esistono anche dei benefici di carattere fisiologico resi possibili dall’elevata frequenza di ricambio del film lacrimale post-lente.
Il termine generico “lenti rigide” rappresenta quindi un’ampia categoria di lenti a contatto caratterizzata dalle proprietà fisiche del materiale di cui sono composte. Esistono però molte tipologie di lenti rigide, le quali possono essere quindi ulteriormente classificate in base alle dimensioni (lenti corneali, lenti sclerali ecc…) ed in base alla permeabilità nei confronti dei gas come l’ossigeno (lenti rigide impermeabili ai gas e lenti rigide gas permeabili).
Ormai tutti i polimeri utilizzati nella contattologia contemporanea sono permeabili all’ossigeno. Le lenti non permeabili all’ossigeno sono di fatto sorpassate e non vengono più utilizzate per le nuove applicazioni.
Come mai in qualche occasione si sente parlare di lenti “rigide” e lenti “semi-rigide”?
Questa terminologia nasce alcuni decenni fa, probabilmente proprio nel periodo di transizione in cui si stava passando dall’utilizzo delle prime lenti rigide in polimetilmetacrilato (materiale impermeabile ai gas) alle più moderne lenti rigide gas permeabili.
Il vero elemento di svolta nel passaggio tra lenti rigide in polimetilmetacrilato e lenti rigide gas permeabili (dette anche lenti RGP) non è tanto una variazione della flessibilità della lente (le lenti RGP rimangono pur sempre delle lenti fisicamente rigide), ma è piuttosto la possibilità da parte di ossigeno e anidride carbonica di attraversare il materiale di cui queste lenti di nuova concezione sono composte.
Per quanto di per sé possa anche risultare vantaggioso (dal mero punto di vista del marketing) proporre delle lenti RGP come “semi-rigide”, da un punto di vista tecnico questo può dare luogo ad una serie di possibili fraintendimenti. Per questo risulta decisamente più sensato parlare di “lenti rigide non gas permeabili” (in riferimento alle lenti in polimetilmetacrilato) e “lenti rigide gas permeabili” (in riferimento alle lenti RGP): sono questi infatti i termini presenti non solo in letteratura scientifica ma anche nella classificazione ISO 18369 attualmente in vigore.